lunedì 26 aprile 2010

Ramm' tiemp'!

Tra dichiarazioni di un Presidente della Provincia che gioca a fare il fascista, emulazioni ridicole e pacchiane di un Vice Sindaco ed interventi di reduci della Campagna d'Africa anziché di partigiani, come ci si aspetterebbe il 25 Aprile, la giornata di ieri ha detto tante cose.
Si è palesato, innanzitutto, lo stato di disinteresse atavico che attanaglia la nostra società. Siamo ormai disinteressati a tutto. Accade, dunque, che il 25 Aprile, col progressivo ed inesorabile passare a miglior vita di tutti i reduci del '45, si svuoti di ogni significato. Alla commemorazione di ieri, al di là del dato politico incoraggiante, ce la siamo suonata e cantata da soli. Da un lato il blocco incravattato della maggioranza a spellarsi le mani, dall'altro noi, con bandiere, striscioni ed il nostro "Bella Ciao" cantato a squarciagola. Nient'altro. La società civile? Beh, i non tesserati ai partiti, ieri mattina, li si poteva contare sulle dita di una mano. Mi sento di dire che ieri il Fascismo ha vinto, ma state calmi, non intendo dire che siamo stati aggrediti o messi sotto verbalmente da qualche formazione neo-fascista, nè che il fascismo salottista di Cirielli non sia stato sufficientemente sputtanato in tutto il Paese. Parlo d'altro. Ieri ha vinto il vecchio motto del Ventennio: ME NE FREGO. Questo stile d'approccio alla vita che determina uno scollamento evidente tra amministratori e cittadini, quasi come fosse una questione della quale "Nonmiinteressatantosonotuttimariuolichisalesale".
Veniamo ai lati positivi: questo scollamento dobbiamo eliminarlo noi, nei partiti, nelle associazioni, pure nei bar.. Volantinare, spiegare, applicarsi.. è questa la strada. Ieri almeno ci guardavano incuriositi, prima o poi smetteranno di prenderci per animali allo zoo e si avvicineranno, o ci tireranno le noccioline, ma in entrambi i casi c'avremo provato.
"Ricett' 'o pappece a' noce, ramm' tiemp' ca pur' t' spertos!"

giovedì 22 aprile 2010

Coming back to life..


Le elezioni sono finite da quasi un mese. La rabbia è stata smaltita ampiamente, e nel frattempo proviamo a riorganizzarci. L'opposizione è un compito duro, ma a Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno, è davvero facile stizzirsi, incazzarsi.
Stamattina sono venuto a conoscenza del manifesto preparato dalla Provincia di Salerno per la ricorrenza del 25 Aprile. Il Presidente Cirielli nel suddetto, ringrazia gli eserciti alleati che a suo dire avrebbero scongiurato in Italia il rischio di una dittatura comunista.
Ho riletto tre volte il manifesto, per paura di non aver ben capito.
Purtroppo la prima lettura era quella giusta.
Esatto, nemmeno citato il fascismo, dal quale ci siam liberati il 25 Aprile 1945 dopo una dura lotta senza quartiere nella quale han perso la vita tantissimi partigiani, comunisti compresi. Il presidente Cirielli, però, ha trovato tempo e modo per citare i "cattivoni comunisti", dai quali l'Italia sarebbe stata liberata grazie all'intervento ed alla presenza dell'esercito a stelle e strisce et similia.
Domenica scenderemo in piazza, a Cava de' Tirreni, alle 10.30 in Piazza Abbro, appena dopo la santa messa commemorativa, e successivamente in prima serata con un presidio in Piazza Duomo, per mostrare a quest'uomo tutto il nostro sdegno nei confronti di chi, a colpi di penna, pensa di infangare anni di lotte. Del resto, da chi proviene dallo stesso partito della Gelmini che vuol cancellare la parola Resistenza dai libri di scuola, o dalla stessa coalizione nella quale si predica di cantare altre canzoni, ma non Bella Ciao perchè troppo di parte.. beh, non ci si poteva aspettare altro.
E torniamo ai fatti inerenti la giunta Galdi.
Circolano indiscrezioni secondo le quali stanno per esser spostati fondi del progetto Più Europa (reperiti dall'amministrazione Gravagnuolo) dal progetto Teatro a quello Palazzetto. Il risultato sarà il seguente: Cava non avrà mai più un teatro (che tra l'altro era inserito, o meglio scopiazzato, anche nel programma di centro-destra), e nemmeno un Palazzetto completo e fruibile, visto che i 5 milioni necessari e già reperiti per il Teatro non saranno sufficienti a coprire i costi di rifacimento del Palazzetto. Queste ed altre magagne si annidano tra i banchi della maggioranza.
Nei prossimi giorni vi informerò circa altre iniziative che vi faranno ben capire che questa opposizione è viva e vegeta, e che già da giorni lavora affinchè la città abbia chiare tutte le mosse di chi ci governa.